Antro di Bagnoli (Na Jami)

VG 105      Lat. 45° 36’ 47” N       Long.13° 51’ 37” E      m.220 SE + 29° O da Bagnoli della Rosandra          Quota 56m.      Profondità 52m.

 

 

Ai piedi del Monte Carso (paese di Bagnoli della Rosandra), si apre, con una fessura, l’Antro di
Bagnoli, dal quale sgorga una sorgente le cui acque alimentano il Torrente Rosandra; esse provengono da un complesso d’inghiottitoi che si trovano sul soprastante altopiano calcareo
(Altopiano Beka Ocizla in Slovenia) ed in particolare dalla Grotta della Cascata (VG 169).

20 m. a SW dall' Antro di Bagnoli vi è una sorgente perenne che alimenrta un vecchio lavatoio (ora alimenta un allevamento di salmoni) le cui acque derivano direttamente dalla Voragine di Ocizla (VG 170),

L'Antro di Bagnoli è accessibile soltanto per pochi metri, fin dove lo stretto gradino roccioso che fiancheggia lo specchio d'acqua si esaurisce davanti ad una fenditura che si restringe progressivamente.

All' Interno dell’Antro di Bagnoli si notano le pareti levigate dall’azione dell’acqua e la forma triangolare dell’entrata chiusa da un muro; questo è stato il punto di avvio di diverse campagne di ricerca degli speleosub nazionali ed internazionali.

Nel 1960 i sommozzatori della Commissione Grotte "Eugenio Boegan" hanno effettuato una prima ricognizione subacquea della galleria che continua rettilinea, allargandosi verso il basso. Allora la massima profondità raggiunta è stata di 28m, ma l'immediato intorbidimento dell'acqua ha rappresentato un grave ostacolo a tutte le ricognizioni.
Nel 1965 l'esplorazione è continuata da parte del Circolo Idrologico Speleologico Friulano.
I sommozzatori della Commissione Grotte hanno effettuato qui numerose ricognizioni subacquee, risalendo la galleria sommersa per una quarantina di metri, senza trovare però vani a pelo libero.

Durante le esplorazioni ed il rilevamento dell'ultimo tratto della grotta scoperto nel 1976, è stata individuata una galleria discendente in direzione NE, il cui fondo, composto da argilla e detriti, scende con un'inclinazione di 45 fino alla profondità di 46m dove, per motivi di sicurezza, si è interrotta l'immersione. E'stata accertata la provenienza dell'acqua dall'alto, attraverso passaggi impraticabili dall'uomo. La scarsa visibilità e l'ampiezza dei vani rendono molto impegnative ulteriori esplorazioni.

Durante le esplorazioni effettuate a cavallo degli anni 1991-1992, sono stati percorsi circa 300m di nuove gallerie sommerse. La profondità massima raggiunta è di 51m, quella minima di 32m e la media è di 38-40m. La durata delle immersioni è variata dalle tre ore alle quattro ore e mezza e, a causa della poca visibilità, non è stato possibile effettuare il rilievo.

30 m. a NW dell' Antro esiste un'altra sorgente perenne (sfruttata giò nel I secolo A.C. dai romani come abbeveratorio per animali) che non è in relazione con gli inghiottitoi di Beka ma sembra piuttosto derivare direttamente dal torrente Rosandra che scorre più a W.

In effetti le indagini condotte dallo J.O.SPDT sembrano dimostrare che l'Antro di Bagnoli è la sorgente di trabocco della Sorgente del Lavatoio e che la Sorgente sulla Piazza è indipendente sia dall'Antro che dalla Sorgente del Lavatoio. Prove con traccianti indicano che la Sorgente delle Ninfe e la Sorgente Clincica vengono in parte alimentate dagli spandimenti sul fondo del laghetto sotto la Cascata del Rosandra.

Non mi sento di condividere la dipendenza idrologica dellì Antro e della Sorgente del Lavatoio come teorizzato dallo J.O.SPDT.

 


Last Updated: May 10, 2006