La Voragine di Ocizla (VG 170) è un tipico esempio di inghiottitoio retroverso (W. Maucci - 1956) come lo sono anche la VG 168 e la VG 169 dove la corrente, nel sottosuolo, inverte la sua direzione e tende a disporsi al di sotto del letto epigeo.

L'acqua alimentante con un salto di 37 metri dall'imbocco, dà luogo ad una spettacolare cascata, che si inabissa in direzione W all'interno della voragine.

Tra la "grotta della cascata" e la "voragine di Ocisla" a quota 356 m. si trova una dolina con una caverna (VG 171) dalla quale, dopo una galleria facilmente percorribile di 120m, si raggiunge il fondo della "Voragine" ove si trova l'inghiottitoio del torrente che proviene da sud, direzione Petrinje (dalla "valle dei mulini").

Nell' inghiottitoio, dopo una serie di salti e laghetti si arriva a quota 219 m. e, 20 m. più in basso in tempi di siccità si intravede un esteso lago e, in tempo di piena, la quota massima raggiungibile è 250 m. in quanto l'acqua risale per i camini interni.

Gli studi con traccianti hanno dimostrato la connessione tra le acque della VG 170 e quelle della Sorgente del Lavatoio a Bagnoli della Rosandra (Boljunec).

Ingresso dalla VG 171 che in un centinaio di metri porta al fondo della VG 170

Il fondo della Voragine di Ocizla (VG 170) dove si inabissano le acque